Oratorio del San Salvatore a Saint-Germigny des Prés


Teodulfo, consigliere di Carlo Magno, fece costruire nel 803 in prossimità dell’abbazia di Fleury una sontuosa villa e un’oratorio annesso; la pianta dell’oratorio era formata da nove vani separati da arcate che collegano quattro pilastri centrali con le pareti esterne, e racchiusi in un quadrato. Il nucleo centrale quadrato è sormontato da una torre lanterna a due piani conclusa da una cupola con archi di rinforzo.
Attorno all’ambiente centrale quattro dei nove vani hanno una forma rettangolare, formando i bracci di una croce greca coperti da volte a botte e si aprono tutti su una piccola abside a ferro di cavallo.
In elevato la costruzione così articolata di configura come un cubo compatto messo in risalto da una croce greca a bracci uguali e interrotto lateralmente da absidi e verticalmente da una torre centrale. L’impianto generale dell’oratorio evoca modelli orientali ed occidentali, ma si tratta soltanto di meri riscontri planimetrici poiché in alzato l’organismo architettonico mette in risalto l’originale risoluzione spaziale attuata dagli architetti carolingi, mirata essenzialmente ad enfatizzare il coordinamento delle masse.

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